La principale tematica di ricerca che ha caratterizzato l’attività scientifica di Caputo Nassetti è l’analisi civilistica dei nuovi contratti finanziari.
Il primo volume nacque nel 1996 da un decennio di meditazioni giuridiche elaborate sui contratti nuovi e dal costante contatto con la realtà operativa internazionale. Tale contatto ha consentito di comprendere le finalità e le esigenze che le varie figure contrattuali mirano a soddisfare, nonché le sfumature delle diverse strutture in cui queste si presentano.
Il lavoro, pur con tutte le consapevoli manchevolezze ed imperfezioni, si proponeva un ambizioso obiettivo: non tanto di colmare la lacuna nel panorama della dottrina italiana dovuta alla mancanza di un’analisi giuridica sistematica dei contratti derivati finanziari, ma quantomeno di ridurla offrendo un condensato di studi, lezioni, ricerche ed esperienza maturata “in prima linea” al fianco dell’operatore finanziario. In Italia erano ancora numerose le incertezze circa la loro configurazione giuridica e di tale stato era viva testimonianza la scarsa giurisprudenza e la dottrina, che in certe occasioni si erano espresse in maniera contraddittoria. Certamente la diversità di opinioni si giustificava per il fatto che alcune tematiche si erano inserite nel solco di vexatae quaestiones, quali le incertezze nelle definizioni dei contratti di borsa, del concetto di contratto aleatorio, della natura dei contratti differenziali, di valore mobiliare ecc., ma ciò non doveva tradursi in un limite nell’esegesi condotta dall’interprete.
Negli anni successivi la ricerca si è focalizzata sulle nuove fattispecie negoziali dei contratti derivati di credito, che sono stati il tema di alcuni articoli e di tre volumi (vedi lista), l’ultimo dei quali con la prefazione del Premio Nobel dell’economia, Myron Scholes, pubblicato nel 2000 e con una seconda edizione aggiornata nel 2001. Sullo stesso tema ha pubblicato altri due volumi: I contratti derivati di credito – Profili civilistici e regolamentari, Giuffrè, 1998 (pp. xv, 288) e I derivati di credito – Aspetti civilistici, contabili e fiscali, Giuffrè, 2001 (pp. xviii, 447).
A dieci anni di distanza dal primo volume sui contratti derivati, Caputo Nassetti, stimolato dalla prepotente evoluzione dei mercati finanziari (nel 1996, ad esempio, non esistevano i contratti derivati immobiliari, i derivati su indici economici, sulle tariffe di trasporto marittimo …), dal mutato quadro di riferimento legislativo (il testo unico della finanza del 1998, il decreto legislativo sulle garanzie finanziarie del 2004, la riforma della legge fallimentare del 2006…), dal proliferare della giurisprudenza che si è occupata di contratti derivati e dalle rimanenti incertezze dottrinali, ha indirizzato i suoi studi in questo settore mirando ad una sorta di reductio ad unitatem teorica del fenomeno partendo dalla analisi causale di tutte le fattispecie conosciute nella prassi mercantile. Lo studio propone un nuovo inquadramento sistematico di tali contratti. In particolare, i contratti derivati sono rappresentati da cinque prototipi, ai quali sono riconducibili le fattispecie in uso nei mercati finanziari. Due prototipi sono contratti tipici (compravendita a termine e contratto di opzione), mentre i rimanenti tre sono contratti atipici basati rispettivamente sulla promessa di pagamento condizionata, sul pagamento di un differenziale e sullo scambio di pagamenti. Da tale analisi emergono anche l’assenza di un concetto unitario di contratto derivato e la non coincidenza tra gli strumenti finanziari derivati ed i contratti derivati.
L’esperienza bancaria maturata in diversi anni sugli aspetti legali, creditizi e finanziari de prestiti legati ad appalti e project financing ha consentito di raccogliere in un volume intitolato L’appalto bancabile uno studio delle clausole che sono solitamente inserite nei contratti di appalto affinché questi siano ritenuti adeguati per consentire il finanziamento del committente o dell’appaltatore. La prassi ha infatti individuato due fattispecie di contratto di appalto diametralmente opposte in termini di deroghe al codice civile e di specifiche clausole a seconda che venga finanziato il committente o l’appaltatore.
Altre aree di ricerca e di studio sono state il pegno irregolare, la cartolarizzazione, l’asseverazione bancaria, il trasferimento dei crediti bancari, le clausole di indicizzazione, il debito subordinato o postergato e, quando viveva in Giappone, le ritenute alla fonte, la disciplina fallimentare ed i rischi di insolvenza nei mercati regolamentati come documentato dai numerosi contributi scientifici pubblicati su riviste nazionali ed internazionali del settore.
Collabora con alcune riviste giuridiche, tra le quali Giurisprudenza Commerciale, per la redazione di articoli e commenti a sentenze.